QUID 13: Il colore

Luglio 2024

Quid 13

I colori sono un elemento così peculiare della nostra esistenza da aver inciso in profondità sia nel nostro vocabolario quotidiano, ad esempio nei modi di dire, che nell’immaginario religioso e politico che ha plasmato la nostra storia. Era quindi arrivato il momento che anche Quid facesse i conti con questo aspetto della vita quotidiana e in questo numero la “questione cromatica” verrà affrontata da molti punti di vista.

 

In ogni epoca della sua esistenza e della sua storia, l’essere umano ha associato il colore alle sue gioie, alle sue azioni e ai suoi piaceri – Fernand Léger

 

 

 

Si può scaricare o consultare online il numero intero a questo link.

 

INDICE


EDITORIALE: IL COLORE di Michele Frisia

Potrei dirvi che in questo numero ne vedrete di tutti i colori. Che ho passato notti in bianco per selezionare i contributi, niente cronaca nera, o cronaca rosa, ma nemmeno pezzi di colore. Non ho il sangue blu, e a furia di lavorare a Quid mi sono trovato al verde, avevo il conto in rosso, ho dovuto inventarmi qualcosa, evitare le zone grigie, comportarmi più da principe azzurro che da bestia nera, magari provare a vendere un romanzo giallo [continua nel numero]

 


PISTOLE E FANTASMI di Michele Frisia

GSRQuando la luce del sole colpisce il lampadario della nonna, e proietta una banda colorata sulla parete, il bambino che è dentro di noi esclama: arcobaleno! Così non fu per Newton il quale, notando che un prisma di vetro è in grado di separare la luce bianca in “sette” colori, pensò all’apparizione di un fantasma e chiamò quell’oggetto fisico “spettro”. Oggi nella terminologia scientifica contiamo lo spettro visibile, la spettroscopia o lo spettro infrarosso, e non colleghiamo più queste locuzioni al soprannaturale. Ma quel “fantasma” colorato, secoli dopo Newton, avrebbe aiutato i fisici a comprendere la struttura atomica [continua nel numero]

 

 

 


QUANDO IL COLORE È ASSENTE di Arnaldo Carbone

Prendete una storia che narri di succes- so e disgrazia, amore e fedeltà, orgoglio e rivincita, magari ambientata nel rutilan- te mondo dello spettacolo. Immaginate di ricavarne un film appassionante, con ritmo serrato, effetti interessanti e bra- vissimi attori a interpretarlo. Visualizzate qualche scena. Bene. Ora però togliete il colore, convertitelo in sfumature di gri- gio. Poi togliete anche il suono. “Ma dai, oggi non può più funzionare un film in bianco e nero, e anche muto!”. Invece sì: “The Artist” (2011) vinse ben 5 Oscar [continua nel numero]

 


COLORE E IA di Alessia Martalò

AI

Midjourney, Stable diffusion, DALL-E, Night Cafe. Sono solo alcuni tra i numerosi e relativamente nuovi generatori di immagini che sfruttano gli algoritmi di intelligenza artificiale. In alcuni casi ancora acerbi, sono però sempre più amati dal pubblico che li impiegano per creare avatar o ritratti, per la produzione di immagini ad hoc e per molti altri scopi, senza avere reale cognizione di causa in merito ad argomenti delicati come privacy e sicurezza [continua nel numero]

 

 

 


CURIOSITÀ IN VIOLA di Valentina Signori

Qualche tempo fa mi trovai a posare come modella per una piccola classe di pittura dal vero. Gli artisti erano molti, con tanti colori a disposizione, ma più della metà scelse di ritrarmi usando toni del viola. Ho trovato questo fatto strano e curioso e, quando l’ho raccontato a un’amica, lei – per nulla stupita – mi ha detto semplicemente: “Che ti aspettavi? Tu sei viola” [continua nel numero].

 


CANI SCIOLTI di Daniela R. Giusti

In Reservoir Dogs (Le Iene in Italia) i rapinatori di una banda criminale vengono ribattezzati con nomi di colori dal boss Joe Cabot, provocando lo scontento di Mr. Brown e Mr. Pink. Tuttavia, le loro proteste lasciano indif- ferente Cabot, che mette una metaforica museruola ai suoi cani concludendo lapidario: “Se vi lasciassi scegliere, vi azzuffereste per chiamarvi Mr. Black” [continua nel numero]

 


IL COLORE DELL’OMBRA di Mario Papavero

PalaTra il Quattrocento e il Cinquecento, sono vissuti in Italia alcuni uomini nei quali può sintetizzarsi al livello più alto il concetto di arte figurativa. L’epoca storica in cui costoro vissero, non a caso definita “Rinascimento”, espressione che efficacemente descrive il risorgere delle arti figurative dalle ceneri di quel periodo oscuro e controverso che è stato il medioevo, fu effettivamente ricca di fermenti innovativi e creativi. Friedrich Engels, all’interno del suo saggio Dialettica della natura, ne riassume con straordinaria concisione le peculiarità, definendola “il più grande rivolgimento che l’umanità avesse fino allora vissuto: un periodo che aveva bisogno di giganti e che procreava giganti: giganti per la forza del pensiero, le passioni, il carattere, per la versatilità e l’erudizione” [continua nel numero]

 

 


L’IMPORTANZA DEL COLORE NEL BRANDING di Lorenzo Dami

BrandLe ricerche indicano che il colore aumenta la riconoscibilità di un brand fino all’80% (Mgmt. Hum. Sci. 2023). Le aziende di successo e più conosciute al mondo infatti sono identificate dalle loro palette di colori, e la fiducia del consumatore nell’acquistare il prodotto è direttamente correlata al ricono- scimento del marchio. I colori sono cruciali nei contesti del branding, del marketing e della pubblicità, in quanto influenzano le decisioni di acquisto e possono aumentare o diminuire drasticamente la probabilità che un cliente torni a un marchio specifico [continua nel numero]

 

 


CONI E BASTONCELLI di Alberto Viotto

Immaginiamo di passeggiare in un giardino rigoglioso: da una parte un ar- cobaleno di fiori in piena fioritura, dall’altra la stessa scena in bianco e nero, come in una vecchia fotografia. La differenza tra queste due esperienze visive non sarebbe solo un fenomeno ottico, ma una porta aperta su un universo di percezioni, emozioni e ricordi, radicati nella psicologia umana e nella storia culturale. Mentre il colore ci avvolge con la sua vivacità e varietà, evoca emo- zioni immediate e risveglia la memoria, il bianco e nero ci attrae con la sua semplicità e profondità, stimolando una riflessione più intima e un legame emotivo più forte [continua nel numero]


FRAMMENTI SU ROSA, NERO, GIALLO E ROSSO di Daniela R. Giusti

Agli inizi degli anni ’70 lo psicologo Alexan- der Schauss iniziò a condurre ricerche sugli effetti del colore sulle emozioni e nel 1979 convinse Baker e Miller, i direttori di una prigione militare di Seattle, a dipingere al- cune celle di rosa, persuaso che quel colore agisse sulla soppressione dell’aggressività. La tonalità fu ribattezzata “Baker-Miller Pink”
e venne usata anche in alcune stazioni di polizia per dipingere le celle di con- tenimento per gli ubriachi, per cui nei paesi anglosassoni il colore divenne noto anche come “drunk tank pink” [continua nel numero]


ANATOMIA DI UNA MENTE CRIMINALE di Antonio Sepe

Brain

La possibilità di una connessione causale tra un’area nervosa alterata, da un lato, e la criminalità e/o la violenza dall’altro, è stata evidenziata da alcuni studi che hanno dimostrato come un trauma cranico in individui apparen- temente normali possa causare l’insorgenza di comportamenti sgarbati disi- nibiti. Lesioni alla corteccia prefrontale, all’amigdala e all’ippocampo (questi ultimi due appartenenti al sistema limbico), aree atte alla regolazione, tra le tante altre cose, del comportamento, delle motivazioni, delle emozioni, dell’apprendimento e della memoria, causano disturbi antisociali, incapacità di reagire in modo adeguato alle aspettative sociali, limitate capacità critiche [continua nel numero]

 

 


(ATTRA)VERSO LA TRASPARENZA di Alessandro Mantini

pallaUn colore, a seconda di chi lo vede e di chi lo “vive”, può assumere un signi- ficato differente, comunicare pensieri e stati d’animo diversi, causare reazioni tutt’altro che prevedibili. Accanto al fenomeno oggettivo, la percezione di una specifica lunghezza d’onda luminosa, associamo un’elaborazione mag- giormente soggettiva legata alla memoria sia storica (di un popolo o di una comunità, tramandata attraverso i propri usi e costumi) sia personale (di un nostro ricordo, legato magari a qualche esperienza passata che ci è rimasta particolarmente impressa). Alcuni colori riescono a coprirne altri; altri si mescolano al colore sottostante, generando una terza tinta completamente differente dalle altre; esiste però un colore che riesce, al tempo stesso, a non coprirne altri, rimanendo sempre fedele a sé stesso: il trasparente [continua nel numero]

 


IL NARRATORE SILENZIOSO di Alessio Petrolino

BambinaDi tutte le invenzioni di cui il cinema è stato protagonista, quella sicuramen- te meno impattante, dal punto di vista tecnico, è stata proprio il colore. Non che l’avvento sia stato completamente indolore per le produzioni cinemato- grafiche, anzi, il processo inizialmente era tre volte più costoso dell’analogo in bianco e nero. Però, paragonato a tutti gli altissimi costi e problemi che ha portato il sonoro all’interno dell’industria cinematografica, il colore ha avuto un impatto sicuramente meno devastante. Ma perché qualcuno, a un certo punto della storia del cinema, ha pensato di aggiungere la crominanza alla luminanza? [continua nel numero]

 

 

 


KIND OF BLUE di Daniela R. Giusti

Il blu è un colore che in passato veniva considerato prezioso ed esclusivo perché difficile da produrre. I suoi pigmenti naturali sono rari e costosi. Tra i pochi conosciuti in antichità sono da ricordare quelli derivati dalle gemme, come i lapislazzuli, utilizzati dagli Egizi nei loro affreschi. Nel Rinascimento approvvigionarsi di blu oltremare costituiva per i pittori un investimento notevole, e il colore era quindi utilizzato solo per le vesti di personaggi im- portanti come la Madonna, tradizionalmente ammantata di azzurro [continua nel numero]

 


QUIZ DI FISICA (di Michele Frisia)

La sambuca che diventa opaca, gli effetti Raman e Rayleigh, fare luce con lo zucchero e un tramonto verde.

Se vuoi metterti alla prova, trovi i quiz su Quid numero 13.

 


QUIZ DI LOGICA (di Alberta Sestito)

Sei in grado di risolvere un Quadrato a operazioni colorate?

Se vuoi metterti alla prova e risolvere il quiz, lo trovi su Quid numero 13.

 

 

Torna alla pagina principale di QUID