Dicembre 2022
Con la mente o con il corpo, verso luoghi idilliaci, o da incubo. Ma comunque con lo stesso risultato: arrivare in un “luogo” diverso, in cui guardare con occhi diversi, e tornare, se si tornerà mai, dopo essere cambiati.
Viaggiare è una brutalità. Obbliga ad avere fiducia negli stranieri e a perdere di vista il comfort familiare della casa e degli amici. Ci si sente costantemente fuori equilibrio. Nulla è vostro, tranne le cose essenziali – l’aria, il sonno, i sogni, il mare, il cielo – tutte le cose tendono verso l’eterno o ciò che possiamo immaginare di esso – Cesare Pavese
Si può scaricare o consultare online il numero intero. Qui sotto la descrizione dei singoli articoli.
INDICE
A SPASSO NEL TEMPO di Mario Papavero
Curiosità, avventura e conoscenza sono parole chiave che illuminano il significato della parola “viaggio” fin dall’antichità. Non a caso Ulisse, la “geniale canaglia” alla quale si deve l’invenzione del celebre “cavallo”, che permise ai greci di espugnare Troia, era un viaggiatore, anzi, il più famoso viaggiatore dell’antichità. Omero lo definisce, nell’Odissea, “polytròpos” (dal multiforme ingegno), “polymèchanos” (dalle molte astuzie) e “polyplànes” (dalle molte avventure).
Continua a leggere qui.
VIAGGI DI DISPIACERE di Daniela R. Giusti
Viaggiare è considerato generalmente un’esperienza positiva, una panacea contro la routine e un’opportunità per allargare gli orizzonti, soprattutto mentali, ma chi si avventura oltre le mete più scontate del turismo di massa potrebbe contestare tanto ottimismo. La giornalista americana Martha Gellhorn documentò i suoi peggiori viaggi nell’autobiografia “Travels with Myself and Another”, dove l’altro è l’ingombrante marito Ernest Hemingway.
Continua a leggere qui.
IL VIAGGIO CHE HO IN TESTA di Alessandro Mantini
Umberto Eco era convinto che “chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.
Continua a leggere qui.
IL VIAGGIO IMMOBILE di Arnaldo Carbone
Tra i molteplici scritti di viaggio che si sono avvicendati nel tempo, vi è un caso di viaggio sorprendente nella semplicità della sua geniale intuizione: quello del giovane ufficiale savoiardo Xavier De Maistre. Come lui stesso afferma, si tratta di un’innovazione che non può non colpire e interessare, perché si tratta di viaggiare con minimo dispendio di forze e di mezzi. Infatti egli non si sposta neanche di un isolato. Il “Viaggio intorno alla mia camera” che pubblica nel 1795 nasce da una costrizione messa sapientemente a frutto: obbligato nel 1790 agli arresti domiciliari per 42 giorni egli trasforma ognuno di essi nella tappa di un viaggio.
Continua a leggere qui.
TEORIE FISICHE E DIMOSTRAZIONI SPERIMENTALI DEI VIAGGI NEL TEMPO di Antonio Sepe
Seth Lloyd, professore di Ingegneria e Fisica al Massachusetts Institute of Technology (Cambridge, Massachusetts, USA), sostiene che i viaggi nel tempo avvengono quotidianamente, in particolare ad opera dei satelliti del sistema GPS, i cui orologi integrati scorrono più veloci di ben 38 millisecondi al giorno rispetto a quelli terrestri.
Continua a leggere qui.
IL VIAGGIO DELLA CULTURA di Alberto Viotto
I flussi migratori sono generati da svariati fattori quali guerra, carestia, persecuzione politica e altro ancora. Ma a questi possiamo affiancare lo spostamento di giovani laureati, alla ricerca di un’occupazione che consenta loro di sfruttare le competenze acquisite. Il mondo del lavoro richiede sempre più lavoratori con elevati livelli di istruzione, ma non tutte le nazioni sono in grado di attrarre risorse di questo tipo. Oggi, come mai prima d’ora, il mercato delle capacità intellettuali e le politiche statali si adeguano ai flussi migratori.
Continua a leggere qui.
INFLUENZA DI CELLULOIDE di Alessio Petrolino
Un gruppo male assortito di rapinatori, un poliziotto sotto copertura, una rapina a una gioielleria fallita, una fuga verso un nascondiglio, un rapinatore sadico e uno stallo alla messicana che finisce male. È Le Iene (Reservoir Dogs – 1992) di Quentin Tarantino. Giusto? Non proprio. La sinossi è identica, ma il film è City on Fire, 1987.
Continua a leggere qui.
FENOMENOLOGIA DI UN COMPLOTTO: I TUTOR AUTOSTRADALI di Michele Frisia
C’è qualcosa che i poteri forti non ci dicono. Niente a che vedere con l’11 settembre o col Covid19, e nemmeno col cosiddetto “omicidio” di John Fitzgerald Kennedy. No! Ci nascondono qualcosa di molto più banale: la verità sui Tutor autostradali. Ma facciamo un passo indietro. È il 2005 e stai viaggiando sereno sull’Autostrada del Sole, la “spina dorsale” del nostro bel paese. Sai che il percorso è costellato di Autovelox, sai che devi prestare attenzione
Continua a leggere qui.
ATTRAVERSO LA NOTTE DEL COSMO di Tommaso Melacotte
La missione Apollo 13 del 1970, che avrebbe dovuto portare l’uomo sulla luna per la terza volta, è passata alla storia per il suo clamoroso fallimento. Ma in pochi sanno che nasconde anche un involontario primato. L’equipaggio, obbligato ad abbandonare il modulo principale Odyssey – profeticamente battezzato come l’archetipo di ogni peripezia – dovette utilizzare per il rientro il lander, originariamente adibito all’allunaggio. Il modulo venne impiegato, al di fuori dei propri obiettivi, per portarsi su una traiettoria di ritorno libero e, nel breve istante in cui gli astronauti si trovarono all’apice della traiettoria circumlunare, mentre sorvolavano il vasto silenzio del lato oscuro del satellite, furono ufficialmente gli esseri umani più lontani di sempre dal nostro pianeta.
Continua a leggere qui.
QUALCHE SERIE DI LETTERE E NUMERI… FAMOSA E FRUSTRANTE (Giochi a cura della redazione)
Fra le svariate tipologie di indovinelli e quiz, senza dubbio le serie di numeri e lettere occupano un posto di rilievo. Alcune di esse sono estremamente semplici, altre quasi impossibili. Queste sono…frustranti.
Se vuoi metterti alla prova e risolvere i quiz, vai al numero completo.
MENSA IN FABULA – I 3 RACCONTI FINALISTI
La prima edizione del concorso letterario “Mensa in Fabula”, organizzata quest’anno dalla nostra associazione, ha raccolto molte adesioni, ben più di quante ce ne aspettassimo. Sono giunti testi da ogni parte d’Italia, e anche dall’estero. I temi trattati, come i generi, sono stati i più vari. Dai rischi legati alla diffusione dell’Intelligenza Artificiale – sulle autovetture o per l’esplorazione spaziale – al disagio provocato dalla plusdotazione nei rapporti sociali, specialmente in giovane età.
LETTERA DI UN CRITICO (Un racconto di Tobia Fogarin)
Non pretendo che comprendiate del tutto ciò che vi devo raccontare. Non penso che sia colpa delle vostre facoltà. Per quante parole possa aggiungere a questa storia, mancherà sempre un elemento essenziale. Non fraintendetemi però, non voglio essere più nebuloso di quanto sia necessario; quindi, chiamerò “Ω” questo elemento e successivamente porrò delle condizioni, purtroppo non sufficienti, al suo significato.
Continua a leggere qui.
ASTENIA (Un racconto di Nicole Trevisan)
Colpo alla tempia, bolo di saliva; in gola oscilla e non si ferma. Le dita delle tue mani pettinano il vuoto incagliandosi a uno spigolo, ti areni nello spazio familiare della casa dei tuoi sogni: mutuo trentennale al due – quaranta percento e compensati svedesi ti vorticano intorno e schioccano spezzandosi un palmo sopra di te.
Continua a leggere qui.
EX MACCHINE (Un racconto di Alessio Petrolino)
Relazione 471A – 138A8BB. Il soggetto, maschio sapiens, 8 anni, vive nell’edificio di accoglienza G3GG nell’anello interno dell’agglomerato urbano. È l’unico di sei figli ad aver superato il primo anno d’età. Genitori scomparsi. Il soggetto è seduto davanti a me, mi fissa. Procedo con la somministrazione del Test A.
Continua a leggere qui.