Gennaio 2020
Il primo numero di QUID non poteva che affrontare l’argomento che ha dato vita al Mensa, che appassiona i suoi soci e che li tocca nel profondo: l’intelligenza in tutte le sue forme: naturale o artificiale. Indotta o selezionata. Segreta o sostenibile.
L’intelligenza non ha valletti, si serve da sé – Aldo Busi
Si può scaricare o consultare online il numero intero, oppure seguire i link sotto riportati ai singoli articoli. Puoi anche ascoltare i pezzi in versione podcast, a questo link.
INDICE
VERSO IL 98° PERCENTILE E OLTRE di Armando Toscano
Qualunque tipo di intelligenza sembra sempre presentarsi come una dote individuale, un regalo del destino, o
dei geni, con cui si nasce oppure no, e that’s it. O, almeno, così siamo soliti pensare.
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LA GEOMETRIA DEL CERVELLO di Alessio Basti
La velocità di elaborazione delle informazioni e l’efficienza generale dei processi cognitivi dipendono
inevitabilmente dalla forma, o geometria, del connettoma.
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L’INTELLIGENZA SOSTENIBILE di Alessandro Mantini
L’intelligenza sostenibile è una forma d’intelligenza basata su valutazioni di lungo termine. Non si limita a risolvere i problemi contingenti, ma valuta anche (e soprattutto) gli impatti che tali soluzioni potrebbero avere rispetto a scenari futuri.
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IL PESCIOLINO DI EINSTEIN di Laura Seratoni
Una mente brillante è il frutto di un genio congenito o si può sviluppare grazie a strumenti specifici? Ed il contesto quanto contribuisce in questo sviluppo?
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LO METTO SUL CV? di Alberto Viotto
Le attività lavorative spesso sono organizzate attorno a interazioni di piccoli gruppi, se non siamo preparati a collaborare in modo produttivo, un elevato QI non necessariamente si trasformerà in un valore per l’azienda.
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ACCADEMIA E SALUTE MENTALE di Giacomo Zonno
C’è qualcosa che non va dentro le nostre scuole e accademie, spesso teatro di tragedie silenziose o conclamate, ed è il momento che se ne parli con coscienza.
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UMORISMO E INTELLIGENZA di Simone Ferrari
Spesso si assiste alla falsa equivalenza tra intelligenza e seriosità. Nella cultura pop, ovverosia popolare, la
figura della persona intelligente viene rappresentata con eccessiva frequenza tramite le sembianze del classico scienziato genialoide ma assolutamente incapace di comprendere le battute altrui.
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ZITTO TU, BRUTTO MONOGLOTTA! di Daniela Rossella
Il multilinguismo è una delle nuove panacee: può aiutare ad entrare nel mondo del lavoro, ampliare gli “orizzonti culturali” e addirittura, rendere più intelligenti. Ma sarà vero?
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INTELLIGENZE ARTIFICIALI di Marco Montanari
Nel 1950 Alan Turing propone un test per valutare e misurare l’intelligenza di una macchina. Questo test si basa su una conversazione, se durante un dialogo un utente non sa riconoscere se l’interlocutore è una macchina o un essere umano, la macchina può essere considerata intelligente.
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AVEVA RAGIONE ASIMOV? di Arnaldo Carbone
Oggi il problema etico non riguarda più solo la comunicazione digitale ma si è esteso ad aspetti sempre più importanti: usabilità, accessibilità, sicurezza e molto altro ancora perché il tema è ampio e sostanziale.
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SEI TU, SARAH CONNOR? (Un racconto di Gaspare Bitetto)
Questa mattina mi sono svegliato più presto del solito. Non l’ho fatto volontariamente, è stato il campanello a
buttarmi giù dal letto. Scocciato mi alzo, vado alla porta e chiedo: «Chi è?» – «Sono Terminator» – mi rispondono.
DIRITTO E ROVESCIO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE di Jacopo Pepi
A fine 2017 l’Arabia Saudita ha concesso per la prima volta nella storia dell’uomo la cittadinanza onoraria ad un robot con sembianze umane, chiamato Sophia, mentre il Comune di Tokyo ha concesso la residenza ad un’intelligenza artificiale chiamata Mirai Shibuya.
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THE BRAIN PUB (Vignetta di Jacopo Mistura)
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NUMOLETTO (Un gioco di Alberta Sestito)
Possiamo definire l’intelligenza, con una certa approssimazione, come la capacità di risolvere problemi nuovi,
apprendere, ragionare, trovare le connessioni.
Se vuoi metterti alla prova, risolvi il problema di questo gioco accedendo al numero completo.